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Bellezze materiali e immateriali di Noci

Presentato lo scorso 28 giugno nel Chiostro delle Clarisse il cofanetto contente due volumi di pregio che pongono ancora una volta l’accento sulle bellezze materiali e immateriali del nostro paese. Due volumi belli da guardare. Così la dott.ssa Elena Silvana Saponaro, direttrice di Castel del Monte e del Museo Archeologico di Altamura ha avviato la sua attenta disamina delle due opere: “Noci... La storia per le strade. Territorio, Governo, Chiesa, Popolo di Pasquale Gentile e “Il Museo Archivio di Noci. Catalogo delle emergenze storico artistiche ed architettoniche del paesaggio agrario e del nucleo antico” di Francesco Giacovelli, primi frutti del Museo Archivio di Noci.

Moderato dalla dott.ssa Cristina Ancona di “Umanesimo della Pietra” ed alla presenza del sindaco Domenico Nisi, l’incontro è stato occasione per riflettere sull’importanza di promuovere le politiche culturali come investimento e non come spesa, come sottolineato dal consigliere Mariarosaria Lippolis, delegata alle attività del Museo. "È apprezzabile – ha continuato la dott.ssa Saponaro – il modo di scrivere dei due autori: in entrambi si ammira il coinvolgimento nel trattare di certi argomenti. Parlano di beni culturali come parlerebbero di cose che li riguardano direttamente". Ed è così che evidentemente si sentono i due saggisti: innamorati della loro città e dei beni culturali che in essa ci sono. "In fondo i beni culturali non sono cose distanti da noi, ma sono patrimonio a contatto con noi quotidianamente; i beni culturali sono le cose che fanno parte della cultura di ognuno di noi, che appartiene alle proprie radici" – ha continuato la dott.ssa Saponaro.

Il percorso seguito nel raccontare Noci di Pasquale Gentile è quello della processione del Corpus Domini del 1600, come racconta lo stesso autore: un percorso che è stato trattato per argomenti (musica e tradizione, antropologia e architettura, analizzando al contempo alcuni importanti eventi storici che hanno interessato il nostro paese, come i moti del 1799. Altrettanto sintomatica di altrettanta “nocesità” l’opera dell’arch. Francesco Giacovelli, che ha analizzato la storia come genesi del manufatto, descrivendo dettagliatamente i luoghi e gli immobili a partire dai materiali che li compongono. La sua analisi, partendo dal cuore di Noci, dal centro storico, analizza l’espansione del centro abitato fino a spingersi alle zone rurali, a quelle masserie vanto del nostro territorio e del paesaggio rurale che lo caratterizza.

Impreziosita dal video realizzato dall’arch. Orazio Sansonetti (Puglia Trek&Food), la serata è stata una piacevole occasione per riflettere sul grande patrimonio architettonico sì, ma anche culturale nocese che non aspetta altro se non di ottenere la giusta valorizzazione.

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